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SUGGERIMENTI


(dove mangiare)

Nei locali di barbecue lungo Barbecue street

(dove dormire)

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(cosa vedere)

Hamdeok beach
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Gimnyeong Beach
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Seongsan Ilchulbong Peak
Una delle meraviglie della natura secondo l'UNESCO
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Manjanggul Cave
Cava scavata dall'eruzione vulcanica
Fa parte delle meraviglie della natura UNESCO

Foto


Thumbnail La strada del nostro Hotel
Thumbnail Autista folle
Thumbnail Avviso emergenza sul cellulare
Thumbnail Io in attesa alla fermata
Thumbnail La città disabitata
Thumbnail Tabellone della temperatura in Cava
Thumbnail Manjanggul Cave
Thumbnail Pranzo tradizionale coreano
Thumbnail Lungomare di Jeju
Thumbnail Concerto di musica classica
Thumbnail Barbecue coreano
Thumbnail Barbecue con maiale nero
Thumbnail Passeggiata serale
Thumbnail Ponte sul fiume di notte
Thumbnail Galleria dello shopping di notte

La cava vulcanica Manjanggul Cave

Jeju - Viaggio in Corea
La strada del nostro Hotel
Altra giornata calda ed umida qui a Jeju, il sole fa capolino in un cielo nuvoloso, noi rinunciamo al mare andare a vedere qualcosa di diverso.
La colazione nel Jeju stay Hotel è come sempre pessima, ma almeno stamane hanno cucinato la carne con le verdure, quindi riesco a mangiare qualcosa di meglio delle verdure già pronte del mercato.
Per arrivare alla cava vulcanica dobbiamo cambiare tre autobus, mentre Google maps suggerisce un percorso con 4 autobus ed una durata di 7 ore e 40 minuti, devono aver bevuto pesante quelli di google, oppure non sono mai venuti a Jeju.
Autista folle
Gli autisti sono completamente matti, suonano il clacson in continuazione, ascoltano musica coreana ad alta voce ed inchiodano improvvisamente.
Nelle strade più libere fanno le curve di traverso a gran velocità, se non ti siedi subito il viaggio diventa pericoloso, sono molti infatti quelli che si allacciano la cintura di sicurezza e non si muovono dal posto finché l’autobus non è completamente fermo.
Ed infatti lo suggeriscono anche i cartelli, dicono di non stare in piedi, di allacciare la cintura e di prenotare la fermata interessata in anticipo.
Avviso emergenza sul cellulare
Improvvisamente tutti i telefoni cellulari presenti sull’isola suonano all’unisono, si tratta di un nuovo avviso di emergenza, ma ormai non ci spaventano più. Scatto una foto del messaggio e lo traduco con un app di traduzione fotografica, dicono di non andare ad ovest perché si raggiungeranno temperature molto calde, anche di 35 gradi, e consigliano di bere molta acqua, un po’ come guardare il nostro tg1.
Io in attesa alla fermata
La città disabitata
Le lunghe attese alla fermata degli autobus cominciano a diventare piacevoli, specialmente quando la zona è ventilata, ho tutto il tempo di osservare il nulla che ci circonda in questa minuscola cittadina di periferia, dove passano pochissime auto ed i negozi sembrano deserti, l’unica nota di vita è stata un anziano signore che è passato dalla fermata con un trattore, per poi sparire sul fondo della strada.

Di tre autobus presi, abbiamo pagato solo il primo, circa 1150 won, avendo usato la tmoney card gli altri due sono gratis. Appena scesi alla cava la prima cosa da fare è andare al bagno, qui ci sono bagni ovunque, sono puliti e soprattutto gratuiti. Per delle persone che tendono all’anzianità come noi, questa nazione è il posto perfetto per vivere.

La Manjanggul Cave è un’altra delle meraviglie della natura UNESCO, si è formata da un unica colata lavica dovuta ad un eruzione sotterranea ed è lunga sette chilometri, la parte percorribile è soltanto il primo chilometro, per il resto bisognerebbe essere speleologi ed avere attrezzatura ed autorizzazione. Come si fa a lavorare per l’Unesco?

All’ingresso della cava ci sono gli armadietti per lasciare le borse, costano l’incredibile cifra di 10 centesimi di euro, mentre da noi non ne ho mai visti a meno di 1€, anche l’ingresso alla cava è di soli 2000 won, meno di 2€, sapete per caso quanto cosa da noi in Italia l’ingresso alle grotte di Catellana? Io lo so ma non voglio polemizzare, solo lasciare uno spunto di riflessione per tutti quelli che dicono, perché non vai in vacanza in iItalia?
Tabellone della temperatura in Cava
Gia pochi metri fuori dall’ingresso della cava si percepisce una sensazione di freddo, infatti da come preavvisa un cartello elettronico, si passera dai 30 gradi con 83% di umidità esterni ai 13 gradi con 99,9% di umidità all’interno della cava. Vi consiglio quindi se decidete di visitarla di portarvi un bel giacchetto o una felpa, perché improvvisamente avrete freddo e vi troverete a doverlo sopportare per due chilometri da percorrere a piedi.
Manjanggul Cave
Nella parte percorribile la cava è molto ampia e ci possono passare moltissime persone contemporaneamente, non è facile fotografare perché gli ambienti sono bui e sono illuminati solo da piccole luci puntante sul pavimento. Le pareti assumono colorazioni molti differenti a seconda dei punti che si percorrono, in certi tratti sono rossastre, in altre tendono ai toni del verde, in altri punti invece ci sono dei toni di blu cobalto davvero affascinanti.
Lungo alcune pareti ci sono piccole stalattiti che si stanno formando, sono davvero molto giovani e ci metteranno troppi anni a formarsi, tanto che non riusciremo a vederle in questa vita.

Nei punti dove il soffitto è più basso si riescono a scorgere le venature fluide create dal passaggio del magma che scorreva più in basso nella cavità.
In molti punti la cava è altissima, raggiungendo perfino i 18 metri di altezza e le pareti assumono colorazioni che differiscono a seconda dell’altezza, ci sono rocce di basalto quarzizzate ed il pavimento di tutta la cava è sconnesso e molto tagliente, infatti è sconsigliato venire a fare la passeggiatina con pantofole o sandali scomodi.
Alla fine della parte visitabile c’è una colonna di lava di 7,6 metri, dicono sia la più larga al mondo e segna il confine oltre il quale bisogna rigirarsi e percorrere il percorso al contrario verso l’uscita.
Pranzo tradizionale coreano
Dato l’orario, ci è venuta una certa fame, così decidiamo di fermarci per pranzo nel primo posto che troviamo direttamente nei pressi della cava, per provare qualcosa di nuovo ho preso una zuppa di alghe e ricci di mare, Simona ha optato invece per i soliti spaghettini trasparenti con ghiaccio. Gli antipasti sono offerti dalla casa, l’acqua anche, il riso va pagato. Anche questa zuppa, come tutto quello che abbiamo mangiato fino ad ora in Corea non mi ha deluso, è una cucina sorprendente, anche semplice negli ingredienti, ma davvero molto saporita che sa emozionarmi di continuo e che mi mancherà, anche se ogni volta devo piangere per il piccante.

Dopo un dolcetto al bar, un caffè in lattina ed un succo di mandarini è cominciata l’attesa del bus. I taxi provano a convincerci a prenderli, ma non conoscendo il costo per percorrere i 25 km che ci separano dal centro, preferiamo attendere qui fino a quando non ci sarà cresciuta la barba, per poi investire sulla cena tutti i soldi risparmiati con l’attesa.
Lungomare di Jeju
Sul lungomare Simona mi ha abbandonato per visitare una specie di supermercato, io invece me ne sto qui a passeggiare su questa ciclabile morbida che hanno costruito lungo la banchina, dove la gente viene per passeggiare, correre o andare in bici. Ci sono molti campi pubblici dove i bambini vengono a giocare a calcetto, basket, tennis o girano con gli skateboard ed i monopattini.

Il cielo resta grigio e non c’è traccia del tramonto, ma almeno sul lungomare c’è un bel viavai di ragazze sorridenti che passeggiano spensierate.
Mi accorgo che ci sono moltissimi europei vestiti tutti con abiti scuri, non capisco cosa stiano facendo qui, così decido di attraversare la strada ed indagare, scopro che si tratta di un concerto gratuito, dato in una sorta di arena all’aperto, così avviso Simona e vado a recuperarla al centro commerciale dove stava curiosando.
Concerto di musica classica
Si tratta di un concerto di musica classica, la prima parte è suonata da un orchestra giapponese che suona gli Horagai, una sorta di conchiglie, poi è la volta di un’orchestra sinfonica coreana, molto composta e davvero elegante nell’eseguire pezzi classici, infine quando sale sul palco un orchestra Lussemburghese, decidiamo di muoverci ed andare in cerca della nostra cena.

Da lungomare raggiungiamo la fine del molo, dove ci sono i locali di pesce fresco, tutti illuminati da insegne al neon e da enormi vasche con pesci, crostacei e conchiglie, che diffondono la classica luce blu. Ci sono acquari davvero giganteschi dove nuotano dei pesci enormi, ci sono vasche con anemoni di mare e tantissimi abaloni, in alcune vasche basse ci sono calamari che si esibiscono nella loro danza avanti ed indietro.

Appena ci avviciniamo ai locali, veniamo assaliti dai proprietari che escono dal locale e tentano in tutti i modi di farti accomodare nel loro ristorante, offrono sashimi e barbecue di ogni tipo di pesce, ma i prezzi sono davvero alti rispetto a quelli soliti che si pagano per mangiare in un ristorante qualsiasi coreano. Si parte da pietanze vendute a 70.000won per arrivare anche a piatti di pesce del costo di 200.000won, poi è tutto scritto in coreano e non vogliamo proprio rischiare di finire in mutande per una cena, così decidiamo di spostarci nella barbecue street.
Barbecue coreano
Barbecue con maiale nero
Qui nella strada del barbecue ci sono tantissimi locali specializzati nel barbecue di maiale, hanno tavolini speciali tondi di metallo con la griglia al centro e dal soffitto pendono delle cappe espiratrici regolabili che posizionano sul barbecue,
Ne scegliamo uno la cui specialità è il maiale nero, allevato proprio qui vicino. Non costa tantissimo, scegliamo infatti un menu a 49.000 won, una cifra inferiore a 45€ al cambio del momento e ci sediamo.

Ci portano due stufati, due insalate, antipasti dal refill infinito e verdure e carne da grigliare in una quantità che ci mette in difficoltà.
Come abbiamo ormai imparato in questi giorni, ci prepariamo una serie interminabile di involtini con le foglie di insalata, mettendoci dentro pezzetti di carne appena cotta, un po’ di verdure, del riso e pure un po’ di salsa piccante che qui non deve mai mancare.
E’ una dura lotta, ma alla fine abbiamo vinto e siamo riusciti a ripulire tutto quello che ci avevano servito, annaffiandolo con un paio di birre coreane, molto piacevoli e leggere.
Passeggiata serale
Ponte sul fiume di notte
Per smaltire tutto quello che abbiamo mangiato decidiamo di non tornare subito in albergo, ma di andare in giro a passeggiare, nonostante sia tardi, i viali ed i parchi cittadini restano illuminati ed è aperto anche il bagno pubblico dove devo fermarmi per un problema idraulico dovuto alla birra bevuta.
Si può andare a spasso senza alcun pericolo, anche i zone ormai deserte, incontriamo infatti qualche famiglia, delle ragazze solitarie, un anziano un po’ alticcio ed un paio di vecchiette, ma sono tutti molto tranquilli e riservati.
Galleria dello shopping di notte
Ormai anche nelle gallerie dello shopping non c’è più nessuno, restano soltanto alcune luci ad illuminare il lastricato, mentre tutto intorno c’è un silenzio irreale, una calma che si può percepire e respirare. I negozi sono chiusi ma le luci restano accese in modo da rendere i posti un passaggio sicuro anche per chi gira la sera.
Pian piano guadagnano la strada del nostro albergo, dando un ultimo sguardo curioso ai tanti localini del sesso che si sono magicamente illuminati ed attendono fiduciosi l’arrivo di qualche cliente di passaggio, meglio andare a dormire perché domani si riparte per la terra ferma, ci attende la traghettata sull’oceano.

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