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Capitoli

Da Innsbruck a Krimml

La ciclabile degli alti Tauri (agosto 2009)
Il viaggio verso Krimml non è stato del tutto una passeggiata, con l'aiuto di un taxi abbiamo raggiunto la stazione ferroviaria di Krimml evitandoci il trascinanamento delle borse per tutta la città.
La macchinetta automatica per fare il biglietto ci ha proposto dei prezzi eccessivi, quindi abbiamo pensato che sarebbe stato meglio provare con la biglietteria umana. Una gentilissima ragazza che parlava un pochino l'italiano ci ha stampato una tabella di cambi con due treni ed un autobus e ci ha fatto un biglietto di 40Ä a testa, almeno dieci euro risparmiati rispetto al prezzo dell'odiosa macchinetta, ma con un cambio in più da fare per raggiugere zel am see, la stazione dei treni dove con un autobus potevamo finalmente raggiungere Krimml.
Guardando la cartina dell'austria, Krimml e Innsbruck sono molto vicine ma dovendoci spostare con i mezzi pubblici il nostro percorso ci ha prima allontanato di una sessantina di chilometri da krimml per poi tornare indetro con un altro treno ed un autobus.
Alla prima stazione intermedia, il nostro treno portava dieci minuti di ritardo, facendoci perdere la concidenza per Zell Am See, questo significava dover attendere più di un ora in una pulita ma scomoda sala d'attesa. Ho provato ad uscire dalla stazione per fare un giro del paese, lasciando Simona ad attendermi con tutti i bagagli. Faceva veramente caldo, il sole era alto in cielo, le strade erano desolate ed i negozi tutti chiusi per il riposo domenicale. Ogni tanto si notava qualche passante che indossava i vestiti tipici tirolesi mangiare un gelato o fare un giro in bici verso mete sconosciute. Con passo affrettato provavo a cercare un punto informazioni turistiche per chiedergli di prenotarci una stanza a Krimml, non potevo sapere a che ora saremmo arrivati e quindi cresceva la mia preoccupazione di rimanere senza alloggio per la sera.

Tornai in stazione un pochino deluso e con un sonno tremendo, dando il cambio a Simona se avesse voluto fare un giro per la città, il tempo non passava, si era fermato e la gente in stazione che come noi aspettava la seconda coincidenza sembrava immobile. Un sonno tremendo si stava impossessando di me, mi sentivo stanco, ma non avevo modo di straiardmi da nessuna parte. E' stata un attesa cosÏ snervante che quando abbiamo preso il treno sono crollato in un sonno profondo quasi subito dimenticandomi del paesaggio e di tutto quello che mi circondava.
Arrivati a Zel Am See, non abbiamo nemmeno messo piede fuori dalla stazione che subito abbiamo notato la postazione degli autobus extraurbani posta li di fianco ad un centinaio di metri. Una pioggerella leggera cadeva sulla cittadina ed il cielo diventava sempre più grigio, il nostro autobus era alla fermata pronto a partire, ma non c'era una biglietteria da nessuna parte, cosÏ salendo ci rendemmo conto che i biglietti andavano fatti a bordo. Altri 8,50 euro a persona per andare fino al centro di Krimml.
Sono stati chilometri magnifici, avrei voluto continuare il mio sonno ma le verdi vallate che si alternavano di fuori al finestrino, le case di legno con i fiori alle finestre, i monti impetuosi che ci circondavano ed il cielo che alternava grigiore a raggi di sole dorati rendendo tutto il paesaggio ancora più bello richiedevano la mia attenzione e qualche scatto.
Sull'autobus abbiamo conosciuto un simpatico ragazzo torinese venuto anche lui per la fare il giro sulla ciclabile dei tauri, ma al contrario di noi, aveva tutto prenotato ed organizzato da una associazione che si chiama girolibero, con il trasporto bagagli su autobus e la possibilità in qualsiasi momento di smettere di pedalare e farsi trasportare dall'autobus. Il suo modo di viaggiare veniva a costare più del nostro a causa dell'associazione da pagare e dal servizio di guida, organizzazione e supporto logistico di cui godeva ogni partecipante e da una sicurezza maggiore per chi è inesperto di viaggi in bici ed una compagnia assicurata dal gruppo.
Il nostro invece era più vero, senza limiti di orari e chilometri da percorre obbligatoriamente per rispettare una tabella di marcia, tutto era lasciato alle decisioni del momento a vantaggio di una libertà assoluta ed un senso diverso del viaggiare, tutto dipendeva da noi e dal nostro interagire con le persone che avremmo incontrato lungo il cammino, rendondoci parte integrante del viaggio stesso e non un semplice partecipante.
Questo forse piaceva meno a Simona che si portava dietro una serie di paure ed insicurezze che possono essere normali per chi non è abituato ad andare in bici, ma era la nostra scelta di viaggio.

Il sonno, completamente svanito aveva lasciato posto all'emozione, il mio comportamento doveva sembrare dall'esterno quello di un bambino nel paese dei balocchi. Con gli occhi sbarrati ed una enorme curiosità saltavo da un posto all'altro dell'autobus per osservare dai finestrini quel mondo cosÏ perfetto da sembrare quasi finto.
In lontanaza vedevo una densa nuvola di fumo sulla strada che stavamo percorrenedo che ne interrompeva la visuale, mentre l'autista dell'autobus continuava ad accellerare puntando senza il minimo tentennamento verso la nuvola di fumo.
Sembrava ci fosse stato un incidente stradale, quando improvvisamente dalla nuvola venne fuori uno stupendo treno a vapore, che sbuffando avanzava sui binari di fianco alla strada, lasciando nell'aria una densa nuvola di fumo.
Non avevo mai visto in vita mia uno di quei treni funzionanti e la cosa mi aveva lasciato dentro una forte emozione, come se il tempo in quel luogo non fosse passato ed avesse conservato intatto quella meravigliosa scoperta delle macchine a vapore.

Arrivati a Krimml, la piccola cittadina di montanga famosa per le cascate e l'inizio della ciclabile dei Tauri è iniziata la ricerca del posto dove dormire.
Sono entrato nel più grande e conosciuto albergo di krimml, dove alloggiava il gruppo di girolibero per chiedere la disponivilità di una camera, ma il sorriso quasi sarcastico del tipo all'ingresso e le parole pronunciate in tedesco facendo segno con le mani che era tutto esaurito, hanno influenzato la mia decisione successiva di accettare subito la prima camera disponibile da un affittacamere lungo la strada.
Il proprietaro dell'appartamento ci ha chiesto 28€ a persona colazione inclusa e ci ha accompagnato in una carinissima stanza con bagno in camera ed una piccola cucina a disposizione se avessimo voluto cucinare qualcosa. Una cifra nemmeno tanto eccessiva in confronto ai 60 euro dell'albergo di krimml, dove la stanza era piccola vuota e senza bango.
Qui una magnifica doccia è stata la prima cosa a cui ci siamo dedicati, ancora prima di spargere tutte le borse per casa e scattare qualche foto ricordo, della camera e della magnifica veduta sulle cascate di una delle due finestre.
Un piccolo giro del paese, che in poco tempo ci ha permesso di visitarlo interamente e subito siamo stati presi dalla fame.
Erano tanti i ristorantini, bar e locali dove poter mangiare qualcosa, ma il menù turistico a 14 euro del primo albergo con le camere tutte piene sembrava allettante ed economico.
Il locale era tutto di legno e tasmetteva un certo calore, le persone sedute chiacchieravano allegramente dietro le loro birre da mezzo litro e le luci soffuse di alcune candele lo rendevano romantico.
Abbiamo subito ordinato due belle birre al frumento da mezzo litro, quelle ad alta fermentazione più torbide della classica bionda, ma più corpose ed aromatiche e dopo un brindisi alla nostra vacanza ci hanno portato delle zuppe con dentro uova fritte e sfilacciate, naturalmente ottime ed ideali per la fresca serata che il tempo ci aveva riservato, poi un enrme cotoletta viennese, fatta con carne di maiale molto tenera e servita con patatine fritte e la marmellata di mirtilli, un insalatina mista molto saporita e per finire un dolce tipico molto buono.
Siamo usciti dal ristorante soddisfatti e con la pancia piena, mentre un insistente pioggerella cominciava a venire giù rinfrescando l'aria. Non volevamo tornare subito a dormire e quindi ho mandato Simona a recuperare il mio K-way che avevo dimenticato in camera, ci avrebbero fatto bene due passi serali. Pochi passi ed avevamo di nuovo visitato tutta la cittadina, memorizzato il punto in cui si trovava l'ufficio informazioni e pian piano ci incamminavamo verso le cascate che di sera sembravano ancora più belle.
Poco prima della diramazione che portava alle cscate, abbiamo trovato il punto di inizio della ciclablie, segnalato da una bici scultura metallica fatta da una bici ed una scritta. Volevo proseguire a piedi fino alle cascate per guardarle di sera, ma Simona aveva un pochino paura a girare da soli in quel vialetto nel bosco di sera e cosÏ siamo tornati in camera a dormire, rimandando al giorno dopo la visita alle imponenti cascate.
E' grande questa camera e dalla finestra per l'oscurità quasi non si vede più la cascata, Simona dorme già da due ore, la gente di sotto chiacchiera ad alta voce ed io mi ritrovo a farmi compagnia con queste agenda e con la lampada da notte a sfioramento che è già diventata la mia passione, non faccio che toccarla e ritoccarla osservando l'intensità della luce cambiare, un giocattolo che porteri volentieri a roma se potessi.